CC: luca.tremolada@ilsole24ore.com
Firenze, 12.10.12
Gent.ma Ing. Fastelli,
non essendo riuscito a trovare sul sito lab.enel.com una casella di posta elettronica dove inoltrare domande e richieste di informazioni, mi permetto di rivolgermi a Lei in quanto conferenziera lo scorso settembre allo Zeroemission di Roma del convegno “L’accumulo come fattore-chiave per il dispacciamento della produzione da fonti rinnovabili”, nonché facente parte dell’ufficio ‘Energie Rinnovabili, Reti Intelligenti e Generazione Distribuita’.
Ammetto che del bando dell’ENEL(che scade il 15.10.12) me ne sono accorto un po’ in ritardo sul sito dell’Incubatore Firenze ( http://www.incubatorefirenze.org/index.php?option=com_content&task=view&id=896&Itemid=52 ), però ho notato che sul bando “Call for Enel Lab” compare come vincolo di partecipazione la frase “at the early stage of their activities”: questo starebbe a significare che un grado di attività (costi, ricavi) da parte della startup ci deve essere.
In un articolo intitolato “Non siamo un paese per startup”, Luca Tremolada su ‘Il Sole24 Ore’ del 9.9.12 riporta la frase di Fadi Bishara, fondatore dell’acceleratore Blackbox a S.Francisco: “Avete idee, ingegneri, scienziati di alto livello, ma vi manca lo spirito imprenditoriale”.
Io in verità l’impresa l’avrei anche aperta e mi sarei accolto il rischio di non vincere il bando tanto che i soggetti da eventualmente coinvolgere li avrei già individuati (e che forse a loro volta partecipano); ma è anche vero che aperta è tuttora la soluzione al problema della generazione distribuita e degli accumuli, specialmente in campo domestico, settore di cui vorrei occuparmi.
La mia non vuole essere una critica nei Suoi confronti, ci mancherebbe, tuttavia avrei piacere che la presente fosse inoltrata in azienda come spunto di riflessione sull’accezione del termine “startup”, visto che su Wikipedia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Startup_%28economia%29 ) la definizione di startup è la seguente: “… Si tratta di solito di imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso…”.
Cordialmente
Giovanni Amaducci