PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA
(Dott. Raffaele CANTONE)
(Raccomandata n° 200795391662)
P.C.
COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA
Segr. Dott. Luca TURCO
( segreteriaturco.procura.firenze@giustizia.it )
@CorteCost @AnacNazionale @EU_Commission
1) Come riporta il quotidiano ‘La Stampa’ dell’8.3.24, Codesto Ufficio sta indagando “nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dossier contro politici, imprenditori ed esponenti dello spettacolo e dello sport” (allegato 1). Nel medesimo articolo si parla del “fascicolo realizzato da Laudati e Striano” e che “venne poi firmato dall’allora capo della Dna Federico Cafiero de Raho e spedito, come ‘atto di impulso’, alla Procura di Milano. E ora la procura di Perugia vuole approfondire e scoprire se è stato fatto rispettando la legge”. Pertanto si informa che il 16.7.21 era stata inviata raccomandata alla Direzione Nazionale Antimafia (ricevuta il 5.8.21) messa all’attenzione del Dott. Cafiero de Raho (allegato 2) a contorno di un esposto originariamente spedito a Bergamo ( https://www.civitasdemocratica.it/2020/06/18/alla-procura-di-bergamo/ ), poi trasferito a Roma per competenza territoriale, in quanto un mese prima della comunicazione alla DNA era stata depositata il 7.6.21 opposizione di archiviazione presso la segreteria della Dott.ssa C.Terracina, ma successivamente archiviata il 23.11.21 dalla GIP del Tribunale romano, Dott.ssa P.Della Monica (allegato 3), senza che al Sottoscritto ne venisse data informazione. GIP che nel decreto sbaglia anche il numero del procedimento (da 78635 a 78625). Nella raccomandata di luglio 2021 alla DNA però si era fatto preciso accenno al problema dello spargimento dei “fanghi tossici in agricoltura” e del software indicato dalla comunità Europea (BIM) “per il processo di dematerializzazione di tutto il settore edile e di tutto il comparto della Pubblica Amministrazione che si occupa di infrastrutture, urbanistica, edilizia, gare d’appalto e autorizzazione”, visto che, ironia della sorte, “la lente investigativa è ora concentrata sul sospetto di abusi in merito a un ecobonus da parte del pm Laudati… per la ristrutturazione di un appartamento” (‘La Stampa’, 9.3.24). La suddetta comunicazione dell’estate 2021 era stata messa per conoscenza via raccomandata anche alla neonata European Public Prosecutor’s Office in quanto si segnalava il pericolo, denunciato anche dallo stesso De Raho, “di assalto delle mafie al Recovery Fund”. A fronte di quanto accaduto successivamente con il Superbonus, che stando agli ultimi rilievi supererebbe i “114 miliardi” di debito pubblico ( https://www.lastampa.it/economia/2024/03/13/news/superbonus_febbraio-14144491/?ref=LSHAT-BH-P1-S3-T1 ), sarebbe opportuno verificare se tale comunicazione sia stata oggetto di “atto di impulso” presso il Tribunale di Roma da parte della Direzione Nazionale Antimafia. O capire in caso negativo il perché non lo sia stata. Tant’è che, non avendo avuto più notizia di fissazione udienza, il 5.12.22 era stata inviata missiva alla Procura di Roma ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/12/05/alla-procura-di-roma/ ) avente come richiesta delucidazioni se l’opposizione depositata a giugno 2021 fosse stata inoltrata o meno al rispettivo Tribunale (cosa che, come comunicatami via email il 13.12.22 insieme all’allegato del decreto di archiviazione del GIP, in realtà era avvenuta). Va da sé, che se nella vana attesa fosse stata comunicata al Sottoscritto quantomeno la data di fissazione udienza da parte del GIP del Tribunale di Roma, la raccomandata alla Direzione Nazionale Antimafia sarebbe stata sicuramente depositata come elemento di prova per rigettare l’archiviazione e proseguire le indagini.
2) Sempre nella comunicazione di luglio 2021 alla DNA era stato scritto che “a breve sottoporrò in qualità di cittadino statunitense i medesimi strumenti e metodologia all’attenzione dell’Amministrazione Biden al fine di rendere, per quanto possibile, omogenei i dati USA e UE”: cosa infatti avvenuta il 19.10.21 sia per raccomandata ( https://www.civitasdemocratica.it/2021/10/19/to-the-president-of-the-united-states-of-america/ ), che per email (allegato 4). Da notare che l’email era stata trasmessa anche al Commissario per l’Agricoltura ed all’allora vicepresidente della Commissione Europea F.Timmermans. Sarà stato un caso, ma a proposito di “atto di impulso”, un mese dopo, a novembre 2021, è stata emanata la Direttiva sui suoli, mentre a dicembre 2021 una proposta di revisione (rispetto a quella del 2010) della Energy Performance of Buildings Directive per l’efficientamento degli edifici, che ha visto un tortuoso iter all’europarlamento conclusosi di recente. Quanto scritto alla Casa Bianca è inoltre in linea con quello dichiarato nella recente intervista rilasciata a ‘la Repubblica’ da Tronchetti Provera il 22.3.24 dal titolo ‘L’Europa non unita va verso il declino’ ove si denuncia un “disallineamento tra politica monetaria e politica fiscale”, ed in special modo che “In Europa mancano purtroppo iniziative che favoriscano la nascita di campioni tecnologici… Abbiamo bisogno di un grande piano di rilancio: la digitalizzazione è la risorsa più efficace. Nella PA l’impatto sarebbe enorme… Poi c’è la transizione energetica” ( https://www.repubblica.it/economia/2024/03/22/news/tronchetti_provera_europa_non_unita_verso_declino-422354545/ ); ciò è anche in linea con l’appena uscito libro del giornalista de ‘Il Sole 24 Ore’ A.Mincuzzi intitolato ‘Europa parassita’ ( https://www.chiarelettere.it/libro/europa-parassita-angelo-mincuzzi-9788832966374.html ) in cui viene fatta una disamina dei paradisi fiscali “tra le vie delle capitali europee dove oligarchi, dittatori, trafficanti – ma anche molti vip, imprenditori e professionisti della porta accanto – si nascondono dietro l’impenetrabilità del segreto fiscale”: infatti con una riforma del catasto europeo diventerebbe più difficile lo spostamento di capitali prevenienti dal riciclaggio e/o evasione per l’acquisto di immobili. Oppure coprire identità altrui ( https://palermo.repubblica.it/cronaca/2024/03/27/news/messina_denaro_complici_arresti_sicilia_lombardia-422379056/ ). In ottica 2050, ad investimenti comuni dovrebbero corrispondere entrate comuni. E scaricandosi l’allegato incluso all’interno di un recente post ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/02/27/cum-ucraino-salis/ ), si evince che questi problemi di integrazione erano stati presi di petto da chi scrive nel 2000 con l’allora Presidente della Commissione UE R.Prodi. In ultima analisi, e sempre in riferimento alla raccomandata USA, si focalizza molto su agricoltura e droni come strumenti per il monitoraggio e standardizzazione raccolta dati per la qualità dell’aria (i GIS permettono la parametrizzazione di punti specifici in una zona geografica), perché pur non volendo aggiungersi al coro dei catastrofisti, non va sottaciuto che l’impellente tema di “estinzione degli insetti” è presente nell’ultimo saggio del Premio Pulitzer 2015 E.Kolbert ( https://www.corriere.it/sette/attualita/24_marzo_24/elizabeth-kolbert-intervista-834f94d0-5e83-49a4-937d-b1ed3297axlk_amp.shtml ). Non si pretende di far passare l’idea che la suddetta comunicazione al Presidente USA di ottobre 2021 sia stato il motivo scatenante dell’Inflation Reduction Act di agosto 2022 da oltre 700 miliardi di dollari, a cui accenna Tronchetti nell’articolo, tuttavia l’Amministrazione USA una risposta strutturale in ambito energetico-ambientale è riuscita a partorirla.
3) E senza pretesa di “infallibilità”, nella documentazione per il bando, il cui cartaceo originale era stato depositato all’Antitrust a novembre 2018, veniva fornita uno schema di massima grazie all’utilizzo della domotica e contatori intelligenti per il monitoraggio dell’autoconsumo per le costituende comunità energetiche con cui poi costruire mappe energetiche. Da notare che nell’articolo pubblicato da ‘Il Sole 24 Ore’ del 14.2.24 su ‘Autoconsumo collettivo’, tutte le delibere riportate nel testo (ad eccezione della 894/2017/eel, ma che riguarda il singolo utente) sono successive al 2018 (allegato 5). Per avere un’idea del progetto proposto, al seguente link ( https://qsel.columbia.edu/nycenergy/ ) si può visualizzare ciò che ha realizzato la Columbia University per il Comune di New York, con la differenza che nel suddetto esempio le mappe energetiche si basano sulle classi energetiche degli edifici e non sui consumi reali (come invece ipotizzato per il bando ‘Next Energy’ e sintetizzato alla Casa Bianca): è opportuno precisare che non c’è una corrispondenza diretta tra classe energetica e consumo reale. I vari sgravi fiscali, bonus facciate etc., visti gli odierni risultati che mettono a repentaglio i conti pubblici, avrebbero necessitato di una contro verifica rispetto a quelli che sono i consumi presunti ma dichiarati solo sulla carta (se ad es. dopo 5 anni un immobile ristrutturato con agevolazioni fiscali non ha diminuito i consumi reali, l’Ag. delle Entrate dovrebbe chiederne contezza). Data l’enorme mole di dati in gioco, nella raccomandata USA era stato ipotizzato di utilizzare il neonato computer quantistico Leonardo della UE dove convogliare periodicamente i vari Piani Strutturali e/o Regolamenti Urbanistici dei Comuni e Regioni della UE, così da averne uno storico e fare raffronti per gli obiettivi climatici del 2050.
4) Ad ottobre 2021, un mese prima del decreto di archiviazione della GIP romana, era stata inviata email al Presidente del Copasir, in cui si allertava che anche per motivi di “sicurezza energetica” nazionale (vendita 35% CDP-Reti a State Grid of China) ci sarebbe stata udienza presso il Tribunale di Roma (allegato 6). Ed anche quest’ultima segnalazione sarebbe stata opportunamente prodotta al Giudice prima dell’udienza. Per paradosso, duole sottolineare – essendo la Procura di Perugia competente sul comportamento dei magistrati capitolini – che le sopracitate iniziative pare abbiano inspiegabilmente sortito più un “impulso” ad archiviare che non a proseguire/approfondire le indagini. Col risultato che i potenziali concorrenti in questi anni non son stati a guardare.
5) Come già accennato, essendo Perugia competente su Roma, si coglie l’occasione per ricordare per l’ennesima volta che a settembre 2018 era stata depositato esposto presso Codesto Ufficio perché venisse messo sotto esame l’illegittimo decreto di archiviazione di gennaio 2017 da parte della Dott.ssa L.Condemi della Procura di Roma ( https://www.civitasdemocratica.it/2018/09/21/alla-procura-di-perugia/ ), che nel decreto di archiviazione di gennaio 2017 tra le motivazioni accenna ad “accertamenti dell’ANAC”: superfluo ricordare chi fosse a capo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nel periodo 2014-2019. Andrebbe ora capito chi smentisce chi. Anche perché è notizia di metà febbraio ( https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/02/15/news/linfinita_vicenda_della_chiusura_del_corpo_forestale_la_cedu_chiede_spiegazioni_al_governo-15143921/ ) che “la Corte dei diritti dell’uomo ha iniziato l’esame dei ricorsi relativi alla Riforma Renzi/Madia che ha previsto l’assorbimento delle funzioni e del personale del Corpo Forestale dello Stato in altre Amministrazioni, decretandone la chiusura… con la sentenza 170/2019 della Suprema Corte Costituzionale” che rigettava i ricorsi. Di questa sentenza si accenna alla Procura di Firenze (messo all’attenzione del Dott. Turco) a gennaio 2022 ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/01/31/alla-procura-di-firenze/ ), e nello specifico, dell’annullamento da parte della Consulta de “l’art.18 (comma 5) del Decreto Legislativo n° 177 del 19.8.16”. Articolo che “sanciva l’obbligo della Polizia Giudiziaria di comunicare ai superiori sulle indagini in corso”. Tra queste l’indagine riguardante il fascicolo n° 9900/15 depositato a Roma dal Sottoscritto nel settembre 2015. Mentre a gennaio scorso era stato posto all’attenzione proprio che l’Arma “faccia una relazione alla Commissione parlamentare Ambiente-Territorio sui miglioramenti apportati dalla riforma voluta dal Governo Renzi” ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/01/09/alla-commissione-ambiente-territorio/ ). Forte è il sospetto che il sopracitato incostituzionale DL di agosto 2016, invece che riformare il Corpo Forestale, sia stato un pretesto per poter “comunicare ai superiori sulle indagini in corso”. Come ha scritto Fittipaldi, attuale direttore del quotidiano ‘Domani’, su ‘l’Espresso’ del 20 agosto 2017, riguardo il Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, «Molte delle leggi vigenti portano la sua “firma”, compreso l’accorpamento del corpo forestale ai carabinieri». Alla Commissione Antimafia il 13.1.24 per email è stato rievocato come con “l’arresto di Totò Riina cominciarono i guai per lei, per il capitano De Caprio” ( https://www.civitasdemocratica.it/2024/01/13/alla-commissione-antimafia-2/ ), al secolo Capitano ‘Ultimo’; ed altresì è stato riportato come quest’ultimo ad ottobre 2020 avesse dichiarato alla stampa “Abbiamo toccato Renzi&C. e siamo stati spazzati via” (‘il Fatto Quotidiano’, 18.10.20): il punto è che l’artefice di questo ‘spazzamento’ sembra sia stato proprio il Generale Del Sette. Sulla base di questi elementi, a maggior ragione si reitera di indagare, o quantomeno rispondere, su ciò che era stato formalizzato a Perugia nel settembre 2018, dal momento che andrebbe capito se il fascicolo in questione (n° 9900/15), originariamente depositato a Roma a settembre 2015, ed in cui in un’integrazione di maggio 2016* si faceva richiesta di far luce sugli eventuali rapporti della Fondazione Open con alcune aziende energetiche (e non solo), sia stato illegalmente archiviato dalla Dott.ssa Condemi nel gennaio 2017 proprio in virtù dell’incostituzionale DL del 18.8.16, che permetteva di comunicare ai “superiori sulle indagini in corso”. Val la pena quindi riportare quanto apparso su ‘la Repubblica’ dell’11.2.24 riguardo ‘Internet super veloce l’Italia arranca A rischio i fondi Pnrr’: “Partito nel 2016 (governo Renzi) doveva portare internet veloce a tutti gli italiani entro il 2020. Il ritardo cresce di anno in anno… Sugli indirizzi civici è emersa però una querelle. Circa la metà di quelli previsti sono risultati inesistenti, per storici problemi dei nostri database della toponomastica italiana… Per questo imprevisto potrebbe essere necessario dover posare più fibra: è quanto ha denunciato Open Fiber (uno dei vincitori del bando 1 Gigabit; l’altro è Tim)” (allegato 7). I problemi della posa in opera e conflitti vari, erano stati preannunciati proprio a giugno 2016 all’interno di quel fascicolo, e precisamente che era stata “inviata il 23.5.16 una segnalazione all’Antitrust italiana sul ruolo di Telecom ed ENEL nella realizzazione della banda larga e potenziali conflitti di interesse”. “E’ molto probabile che sia un guasto della fognatura che ha scavato la terra sotto l’asfalto”, riferisce il Sindaco di Roma a fronte della voragine apertasi giorni fa ( https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/03/28/news/voragine_quadraro_13_metri_due_auto_inghiottite-422385441/?ref=RHLF-BG-P16-S1-T1 ): anche se la rete idrica in questo caso sembra rimasta integra, nel fascicolo del 2016 era stato messo l’accento “sulle cointeressenze tra Publiacqua e Acea, con specifico riferimento all’effettivo ammontare degli utili di Publiacqua incamerati da Acea, verificando se tali risorse siano state destinate alle finalità di cui all’oggetto sociale (in specie alla manutenzione ed all’ammodernamento della rete idrica capitolina)”. In merito ai problemi di “toponomastica”, il progetto presentato al bando ‘Next Energy’ andava proprio nella direzione di una riforma/digitalizzazione del catasto visto che le fibre ottiche sono indispensabili per le reti elettriche intelligenti. Ma deve essere una peculiarità tutta italiana che i presidenti della commissioni giudicatrici, in questo caso parliamo dell’allora Presidente di Terna, non abbiano la compiacenza di presentarsi il giorno indicato (24.1.20) e che l’ANAC non abbia potuto intervenire a fronte di queste ‘assenze’, perché “il soggetto segnalato, società quotata, non rientra tra quelli vigilati da questa Autorità” ( https://www.civitasdemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/05/Anac_050520.pdf ); e che pare non sia nemmeno riuscita a “vigilare” sul Superbonus. Dulcis in fundo, il piano industriale di Terna oggigiorno prevede investimenti su “rete e sostenibilità” per un importo che ammonta a “16,5 miliardi di euro” (‘Corriere’, 20.3.24).
Tutto ciò premesso,
CHIEDO
-
verifica esito comunicazione inviata alla Direzione Nazionale Antimafia in data 16 luglio 2021, se meritevole o meno di inoltro come “atto di impulso” al Tribunale di Roma (proc. n° 78635/2020);
-
verifica stato avanzamento esposto depositato il 21.9.18 presso Codesto Ufficio inerente violazione ex art. 408 c.p.p. da parte della Dott.ssa Condemi della Procura di Roma (proc. n° 9900/15);
Documenti allegati:
1) Articolo ‘La Stampa’ dell’8.3.24; 2) Raccomandata alla Direzione Nazionale Antimafia ed EPPO del 16.7.21; 3) Decreto archiviazione Tribunale Roma del 23.11.21; 4) Email del 19.10.21 a Consolato USA, Commissario Agricoltura e vicepresidente Commissione Europea; 5) Articolo ‘Il Sole 24 Ore’ 14.2.24; 6) Email al Copasir del 21.10.21; 7) Articolo ‘la Repubblica’ dell’11.2.24;
Firenze, 29.3.24
*giugno (corretto il 1.4.24)