AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI FIRENZE
(Dott.ssa Marilena RIZZO)
P.C.
Avv. Roberto d’Ippolito
Corriere Fiorentino
In data 27.2.19 è stata pubblicata da parte del Giudice Alfonso Florio sentenza (allegato 1) in merito ad una vertenza che vedeva il Sottoscritto (attore) contro il Partito Democratico (convenuto – contumace).
Il Giudice, in una comunicazione del 22.5.17, aveva inoltrato richiesta affinché il fascicolo fosse assegnato ad altra Sezione (allegato 2), istanza da Lei rigettata, ed in ambedue le udienze (8.3.18 e 18.12.18) sempre il Giudice aveva sollevato il problema della “competenza territoriale”.
RingraziandoLa anticipatamente anche per il Suo impegno civico, visto che, come riporta il ‘Corriere Fiorentino’ del 2.3.19, Lei parteciperà ad un dibattito pubblico sulla giustizia il prossimo 11.3.19 moderato dall’autrice del libro ‘Siamo tutti puttane’ (Ed. Marsilio, 2014) e che potrebbe anche essere un incontro per capire come mai nei confronti dell’imprenditore Rocco Greco – suicida forse proprio perché non aveva nessuna intenzione di prostituirsi – a gennaio da parte del Prefetto di Caltanissetta sia stata firmata “un’interdittiva antimafia” (allegato 3), con la presente sono a chiederLe se su un eventuale appello è competente il Tribunale Civile di Firenze o invece quello di Roma dove risiede la sede nazionale del Partito Democratico “che non si è costituito”.
Documenti allegati:
1) Sentenza n. 643/2019 pubbl. il 27.2.19; 2) Comunicazione Giudice Florio del 22.5.17; 3) Articolo ‘la Repubblica’ del 2.3.19;
Firenze, 6.3.19