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Firenze, 6.10.22
“Ogni paese può dire e condannare quello che vuole, ma è il paese che ha indetto il referendum ad assumersene la responsabilità. Il parere degli altri è prettamente politico e non giuridico” (Fabio Mini, ‘il Fatto Quotidiano‘, 2.10.22).
Abbiamo notato dai video come i soldati russi (facenti parte di un paese in cui il concetto di democrazia, con tutti i difetti del caso, tradizionalmente sfugge) siano piombati “di casa in casa” ( https://www.repubblica.it/esteri/2022/09/29/news/ucraina_referendum_donbass_arruolamento_coatto_russi-367782065/ ) – come puro atto di cortesia ci mancherebbe – a dare un bel “Salve!”.
Più che quelli farsa, ci mancavano solo i referendum a salve.
Cordialmente
Giovanni Amaducci