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Firenze, 23.4.22
Lo scorso 2.4.22, poche ore prima che venisse reso noto dalla stampa l’eccidio di Bucha, era stato rispolverato un passaggio del 2015 scritto dal dissidente russo Kasparov sull’abbattimento del volo MH17 di luglio 2014: “I vertici dei separatisti locali immediatamente si vantarono pubblicamente di aver fatto esplodere quello che pensavano fosse un altro velivolo militare ucraino, per poi ritirare quelle dichiarazioni e cancellare i post non appena si venne a sapere che era un aereo civile” ( https://www.civitasdemocratica.it/2022/04/02/blindati-rottamati/ ).
Dopo il ‘surplace’ sui fatti di Bucha da parte del Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Gianfranco Pagliarulo, il quotidiano ‘Domani‘ ha fatto una carrellata dei suoi precedenti post. Tra cui: “Caso vuole che due aerei di Kiev fossero nei pressi del Boing; con tutta probabilità prima lo hanno costretto a cambiare rotta e poi lo hanno abbattuto mitragliandolo. Ma non si può dire, perché questa malandata Europa, disgraziatamente a rimorchio degli Stati Uniti, sostiene proprio il governo di Kiev”.
Per chiarezza, come riporta Wikipedia, chi è sotto mandato di arresto internazionale per tale impresa è Igor’ Girkin, “ex colonnello dell’FSB russo in pensione da marzo 2013”, che al momento dell’abbattimento risultava essere “Comandante delle Forze Armate della Repubblica Popolare di Donec’k”, questa autoproclamatasi tale il 7.4.14, e guarda caso riconosciuta dalla Federazione Russa il 21.2.22 proprio alla vigilia della “operazione speciale” in Ucraina.
Persino il penultimo direttore de ‘l’Unità’, al secolo Sergej Stainovskij, è sbottato contro il Presidente dell’Anpi affermando che “Rappresenta una minoranza estremista, troppa ambiguità sulla guerra di Putin” (‘la Repubblica’, 20.4.22).
Kasparov sempre nel suo libro premonitore ‘L’inverno sta arrivando’ considerava Putin un “revanscista sovietico” (pag. 107) e con largo anticipo metteva in guardia sul ragionamento che costui avrebbe portato avanti, cioè “Siccome noi abbiamo sconfitto i fascisti nella Seconda guerra mondiale, allora chiunque si opponga a noi è fascista” (pag. 69-70). Comodo, no?
Ora sembra vogliano ‘denazificare’ pure Odessa…
Che vi siano state distorsioni anche nel cosiddetto Occidente è pacifico, ad esempio da chi per ragioni di Oscar e portafoglio nella scena finale de ‘La vita è bella’ fa entrare a mo’ di liberatore il carro armato USA nel campo di sterminio nazista; come è da allocchi bandire dalle università Dostoevskij, perché si presta perfettamente al gioco del furbetto di San Pietroburgo, che all’occorrenza dimentica che il suddetto scrittore è patrimonio dell’umanità, non suo.
Alla buonora è arrivata una presa di posizione (“Invasione russa da condannare”, ‘la Repubblica’, 23.4.22), ma pur essendo nativo di Bari, e quindi da giovinetto difficilmente poteva leggere ‘Il Resto del Carlino’, l’impressione è che il Presidente dell’Anpi, attraverso qualche misteriosa costellazione, fino a poco tempo fa leggesse solo ‘Il Resto del Cremlino’.
Cordialmente
Giovanni Amaducci