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Firenze, 17.1.13
Gent.mo Angelo,
ho appreso ieri da ‘la Repubblica-Firenze’ che sei presidente nel comitato organizzatore dei prossimi Mondiali. Come ben sai, tra i tanti cicloamatori vi sono quelli che ai primi di marzo usano ancora il 39 e che sono in procinto di mettere su il ‘padellone’ solo quando le gambe iniziano a girare. Fare 130 chilometri nella Gran Fondo del 2.3.13 di BiciFi così prematuramente potrebbe rivelarsi uno stillicidio( http://www.bicifi.it/index.php/gran-fondo/la-gran-fondo-di-firenze.html ). Se decidessi di fare 80 chilometri del percorso corto, allora mi basterebbe mettermi in scia di Capodacqua (che si spera vorrà provare parte del circuito mondiale) ed arrivare sano e salvo al traguardo.
Supponiamo che tra i vari “subordinati” e “blindati” che ci leggono in copia c’è qualcuno che decide di mettere in palio il suo posto nella lista elettorale toscana, ed accetti un confronto pubblico con il sottoscritto prima del deposito definitivo al ministero degli Interni il 21.1.13.
Se poi dovessi farcela e mi chiedessero di andare al posto del Sindaco a fare campagna elettorale, si aprirebbe problema, in quanto ho recentemente rinfacciato a quest’ultimo che un conto sono le maratonine, altra cosa le maratone. Per non subire sberleffi, sarei così costretto a fare i 130 chilometri del lungo. Anche se tu sei un grosso esperto di come si fanno le discese più che le salite, spero tu ne convenga che senza preparazione adeguata si rischia di rimanere piantati sui pedali nello scollinare il Fiesole dopo oltre 100 chilometri nelle gambe.
Anche se ad onor del vero va detto che proprio recentemente il nostro Sindaco sta facendo un po’ di bizze minacciando di non voler fare la campagna elettorale in tandem col suo segretario nazionale; sia perché in Consiglio comunale lo stanno tallonando dentro e fuori la maggioranza su note vicende legate al ‘Mangio’ Musicale fiorentino; e forse anche perché lui sta tentando di trovare un pretesto per farsi sfiduciare, “fondare un suo partito” (A.Cazzullo, 23.10.12, libreria Feltrinelli Firenze) e presentarsi come premier alle elezioni politiche del 2014. Anche perché non si capisce cosa potrà rispondere ai giornalisti durante la campagna elettorale se gli verrà chiesta la più banale delle domande: “Ma come fa a differenziarsi dall’agenda Monti visto che quasi tutti i suoi amici di ‘Officine Democratiche’, inclusi Ichino e Nesi, se ne sono andati con il premier?”, oppure “Non era Lei che durante la sua campagna elettorale diceva ‘Datemi un Morando, tenetevi un Fassina’?”.
Tornando alle due ruote, da qualche giorno il ‘braccio forte’ del ciclismo ha gettato la maschera, anche se c’è chi ne chiede l’amnistia: ma visto che sei riuscito ad invitarlo a tutti i costi al Giro nel 2009, lasciando a casa l’allora campione italiano Simeoni ( http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/sport/tourpetacchi/simeoniarmst/simeoniarmst.html ), non è che potresti intercedere a mio favore e chiedergli un aiutino per la gara?
Quando nel dicembre 1998 entrammo in produzione in ‘Gazzetta’ col nuovo sistema editoriale, l’anno in cui c’era chi aveva fatto ‘sfracelli’ al Giro e Tour, dietro la tua postazione in redazione appesa c’era una pagina del giornale satirico ‘Cuore’ di Serra con su scritto: “Hanno la faccia come il c….”: dopo tutti questi scandali che hanno imperversato il mondo del ciclismo, non ti immaginavi nulla? E sì che di avvisaglie ne hai ricevute (in calce).
Suvvia, una spinta in salita me la dai?
Cordialmente
Giovanni Amaducci
Pensierino dello Sbilancio: “Amaducci, ma come mai nelle tue previsioni del tempo non hai mai fatto cenno alle sviste della Tea, quando aveva deleghe allo Sbilancio della precedente giunta fiorentina e che bomba o non bomba vuol tornarsene a Roma? Stai perdendo colpi”. Il punto è che sbilanciarsi troppo avrebbe destato sospetti sul fatto se fossi o meno uno Sherlock Holmes con qualche talpa (o Monna Lisa) in magistratura contabile e non. Io i conti li faccio dal Conti ( www.cicliconti.it ). Elementare, Watson!